Luigi Loretoni -Tra i monti della Sibilla

LUIGI LORETONI

TRA I MONTI DELLA SIBILLA

Fin dall’epoca romana il centro-Italia è considerato un vasto panorama di miti e racconti popolari che hanno come protagonisti eroi leggendari, mostri feroci e piccoli paesi avvolti da magia e incantesimi. Narni, al confine tra l’Umbria e il Lazio, è uno di questi luoghi, magico a tal punto da ispirare a Clive Staples Lewis il nome per la serie di racconti che lo avrebbe consacrato come uno dei padri del romanzo fantastico: Le Cronache di Narnia. Qui, nel 1933, nasce Luigi Loretoni, l’autore di questo servizio.

Tra i ricordi dell’infanzia di Luigi ne emerge uno in particolare, quello dei racconti del nonno riguardanti una figura mistica, maga e regina del mondo sotterraneo: la Sibilla. Secondo le leggende, la Sibilla sarebbe discendente di un antico popolo di giganti, mitici abitanti dei monti Sibillini, che venne sconfitto dagli uomini. Viene descritta come una figura contraddistinta da elementi sia positivi che negativi. Se in alcune storie è considerata come la controparte della Vergine, in altre è invece rappresentata come un essere in grado di predire il futuro, come una grande guaritrice e come la guida delle fate. Anche queste sono figure affascinanti dell’Italia centrale; donne dotate di una bellezza sublime le cui zampe di capra devono però essere nascoste alla vista degli uomini. Calata la notte, di tanto in tanto, le fate scendono in paese; insegnano alle donne l’arte della filatura della lana e del ballo, mentre incantano i giovani pastori.

Il ricordo del nonno, e della Sibilla, hanno portato Luigi a riaprire oggi il suo archivio fotografico, imbattendosi nuovamente in queste immagini scattate negli anni Ottanta nei pressi di Castelluccio di Norcia. “Ho ricordato ogni cosa: i volti, scavati dalla fatica, degli uomini e delle donne che mi hanno aperto le loro porte e hanno scelto di mostrarsi con generosità; le ombre delle nuvole su quelle piane sterminate; l’odore e il rumore delle pecore ammassate, in attesa; la solennità di quelle pietre che adesso non ci sono più.” Questo servizio racconta la realtà di luoghi che hanno voluto difendere la propria identità; luoghi in cui i loro abitanti hanno ancora il tempo di aspettare che le fate scendano a valle; luoghi che hanno donato e doneranno la loro storia alle nuove generazioni.

Luigi Loretoni, nato a Narni nel 1934, inizia a fotografare negli anni 50. Si dedica principalmente al racconto in bianco e nero, di cui cura personalmente la stampa. Nel 1985 entra a far parte del Gruppo Fotografico Leica Italia con il quale vive importanti esperienze professionali. Da anni la sua attenzione si rivolge alle manifestazioni culturali che si svolgono nella sua regione, tra le quali “Umbria Jazz”. I suoi racconti fotografici lo hanno portato, negli ultimi anni, in India, Messico, Uzbekistan, Ungheria, Cecoslovacchia, e perfino a Parigi nel 2015 durante il tragico attentato al Bataclan.